Barriere

BARRIERE CULTURALI: METTONO DAVANTI OMBRELLONI E SDRAIO

In spiaggia ad Ardea alcuni bagnanti “boicottano” la passerella per i disabili.

Vivere in sedia a rotelle e godersi il mare, a quanto pare, resta una missione impossibile ad Ardea. Nonostante sia stata inaugurata sabato 21 luglio una spiaggia attrezzata, accessibile e fruibile per le persone con disabilità, troppi problemi restano irrisolti. Fiore all’occhiello del territorio, l’iniziativa messa in atto dall’associazione “Impegno Donna” doveva consentire a tutte le persone con disabilità motoria di raggiungere il mare senza troppe difficoltà ma purtroppo una serie di impedimenti ne impediscono il corretto uso. Spesso, infatti, l’accesso al mare risulta una missione ardua perchè davanti alla pedana, dove è posizionata la sedia job, alcuni bagnanti piazzano ombrelloni e sdraio incuranti di impedire il passaggio del disabile che vorrebbe raggiungere il bagnasciuga. Addirittura, sostiene Patrizia Guadagnini, presidente dell’associazione Impegno Donna, qualcuno avrebbe presentato un esposto in Comune lamentando «di non poter mettere il proprio ombrellone dove decidevano al momento di scendere in spiaggia».

L’associazione ha avuto in affidamento 87 metri lineari di spiaggia fronte mare, 7 metri a sinistra della passerella e 80 metri sulla parte destra. Per consentire agli spiaggianti di poter sistemare i loro ombrelloni «abbiamo lasciato liberi ben 43,5 metri di spiaggia». «È necessario – commenta Guadagnini – un’intervento per facilitare l’accesso al mare di tutte le persone con disabilità motoria ed aiutarle a raggiungere il mare senza troppe difficoltà garantendo loro un percorso accessibile». «Purtroppo – aggiunge Guadagnini – la convenzione stipulata con il Comune manca di riferimenti specifici riguardanti le associazioni no profit, è necessaria una determina d’ufficio alla convenzione (un’ integrazione) poiché sia il testo del bando che quello della convenzione non hanno tenuto conto dell’eventuale assegnazione ad associazioni che seguono una normativa specifica, diversa dalle attività commerciali. Tra mille difficoltà, l’associazione si impegna nei confronti di tutti i frequentatori della spiaggia, a pulirla, a fornire assistenza bagnanti a mare e a terra, servizi igienici, gestione dei rifiuti, ecc…».

Ma sono diverse le criticità lamentate dall’associazione per quanto riguarda il bando sulle spiagge libere. «I distributori automatici di alimenti e bevande, previsti nel bando, necessitano di spazi e tutela adeguati – aggiunge Guadagnini – dovrebbero essere posizionati in ambienti molto spaziosi e chiusi, mentre la convenzione consente di avere un massimo di 25 mq al coperto e soprattutto non consente un utilizzo agevole da parte dei bagnanti». «Vorrei fare appello alla coscienza civica di tutti – conclude – rappresentanti politici a livello locale, regionale e nazionale, cittadini e tutti coloro vorrebbero accedere ai servizi che Impegno Donna cerca di offrire, affinché si possano risolvere tutte le problematiche e garantire un servizio a tutte le famiglie toccate da un problema di disabilità. Chiediamo che la Giunta comunale si faccia carico di promuovere il rilascio di una concessione provvisoria, chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini per risolvere il problema».

 IL CAFFE’, 31 luglio 2018                                                                                       M.G.

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